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Medicina comportamentale

I disturbi comportamentali possono manifestarsi in vario modo: i CANI possono distruggere o ingerire oggetti in presenza o assenza del proprietario, vocalizzare eccessivamente, sporcare in casa (eliminazione inappropriata), manifestare aggressività verso animali e persone o comportamenti fobici verso oggetti, rumori, persone, altri animali, possono presentare disturbi del sonno soprattutto da anziani, o incapacità di restare in casa in assenza dei proprietari. I GATTI possono sporcare fuori dalla cassetta (eliminazione inappropriata), manifestare aggressività nei confronti dei proprietari o di altri animali, agitazione nelle ore notturne, problemi di relazione con altri gatti della casa. La Dott.ssa Chiara Lolli (Master universitario di secondo livello in Medicina comportamentale), dopo aver effettuato una visita specialistica in clinica o domiciliare, elabora una diagnosi e propone un percorso rieducativo che può richiedere la collaborazione con altre figure professionali (educatori o istruttori cinofili a seconda del caso), in associazione alla prescrizione di farmaci. Il suo approccio è Cognitivo-Zooantropologico, un metodo innovativo che ha come obiettivo quello di rendere il proprietario abile ad insegnare al proprio animale (fornendogli gli strumenti per comunicare efficacemente) e l’animale capace di scegliere autonomamente il comportamento adeguato in ogni situazione, tramite lo sviluppo delle sue capacità cognitive.

L'approccio Cognitivo-Zooantropologico è la sintesi di due concetti:  

  • La cognizione è l'atto del conoscere, cioè una facoltà mentale. L'approccio cognitivo considera il comportamento animale come l'espressione del suo stato mentale, cioè come il risultato di un ragionamento. 

  • La zooantropologia è la disciplina che studia le relazioni tra l'uomo e le altre specie animali.

Primo passo per un approccio Zooantropologico è il riconoscere l’alterità animale, cioè vedere il cane e il gatto con la loro identità personale, con un bagaglio di emozioni, abilità e conoscenze che li rendono unici. L'approccio Cognitivo-Zooantropologico (CZ) si discosta non soltanto dall'addestramento tradizionale, basato su coercizioni e punizioni, ma anche dal metodo gentile, basato sul rinforzo positivo. Anche il metodo CZ è gentile perché non utilizza coercizioni e rispetta le caratteristiche comportamentali del cane e del gatto, ma va oltre, perché si rivolge alla mente dell’animale, alle sue capacità di apprendimento ed allo sviluppo del suo potenziale cognitivo. Il metodo CZ, quindi, intende interpretare i comportamenti del cane e del gatto sulla base delle motivazioni, comprendere i processi di apprendimento e facilitare l'insegnamento.

Responsabile
medicina comportamentale-clinvetmonza.pn
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