Medicina di risonanza, Medicina simbiotica
La Medicina Simbiotica nasce dall’evidenza che la malattia degli animali d’affezione si esprime spesso in risonanza col proprietario, a volte anche i sintomi dell’animale e del proprietario sono gli stessi; ma come è possibile? La medicina veterinaria condivide con la medicina umana tutte le innovazioni tecnologiche che riguardano la diagnostica, la terapia e la chirurgia, ma si dimentica di considerare che l’origine delle malattie è prevalentemente psicosomatica, come da tempo chiarito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si indagano e si curano malattie ormonali, degenerative, tumorali e anche scompensi che coinvolgono più organi contemporaneamente, ma non ci si chiede come e perché sia iniziata la malattia. Gli animali non umani e i bambini sono più sensibili degli umani adulti e sono più soggetti a manifestare un disagio psicosomatico, ma vengono curati come se fossero dei robot senz’anima. Fino a pochi anni fa la scienza positivista e riduzionista, che prevale da quasi un secolo, riteneva che animali e bambini non fossero in grado di provare sofferenza fisica e durante gli interventi chirurgici non ci si preoccupava di effettuare alcuna analgesia. La difficoltà di comunicazione che si ha con gli animali e con i bambini molto piccoli scoraggia i veterinari e i pediatri ad indagare le malattie psicosomatiche. Ma questa difficoltà può essere superata. Animali e infanti hanno pochi motivi per ammalarsi, poiché non hanno problemi spirituali, esistenziali, familiari, sociali, di politica o di lavoro, ma si ammalano, nonostante ricevano molte cure e attenzioni. La loro individualità (il Sé) non è molto strutturata, la mente razionale non è ipertrofica come negli umani adulti; questa condizione fa prevalere la mente intuitiva-affettiva che genera un inconscio allargato alla figura di riferimento affettivo, percui gli animali da compagnia vivono in simbiosi, risuonano, fanno da specchio al loro proprietario. In base a questa consapevolezza il veterinario, senza bisogno di interrogare l’animale, può allargare la propria indagine clinica all’ambiente nel quale l’animale vive ed in particolare ottenere informazioni preziose dall’interrogatorio della figura di riferimento. Non solo la diagnosi ma anche la terapia dell’animale può arrivare indirettamente tramite il coinvolgimento del proprietario; infatti se il proprietario diventa consapevole dell’influenza della propria condizione psicosomatica sulla salute del proprio animale potrà “ascoltare” il proprio Amico animale e mettere in atto quei cambiamenti che avranno un influsso benefico sulla propria salute e su quella del proprio animale. Questa medicina richiede che si faccia “squadra” tra il medico veterinario, il proprietario e l’animale. Non ci sarà più una relazione gerarchica tra un medico salvatore ed un paziente passivo che riceve la guarigione, ma una relazione di scambio tra esseri senzienti: animale, proprietario e veterinario.
Squadra di lavoro
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DOTT. LUCA DONISELLI, agopuntura
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DOTT.SSA LAURA GARAVAGLIA, chinesiologia, omeopatia, agopuntura, dietologia, intolleranze alimentari